Nell’intricato scacchiere politico italiano, la tensione all’interno del Movimento 5 Stelle torna a catalizzare l’attenzione con un nuovo capitolo delle cosiddette “guerre stellari”. Protagonista di questa nuova puntata è l’incontro tra Alessandro Di Battista e Nina Monti, consigliera e portavoce dell’Elevato, Beppe Grillo. Un incontro che ha riacceso le speranze di chi, all’interno del Movimento, sogna il ritorno di una delle figure storiche più iconiche, ma che allo stesso tempo ha portato con sé un’ulteriore frattura tra i vertici grillini.
Secondo quanto riportato da Dagospia, il faccia a faccia tra Di Battista e Monti si sarebbe svolto circa due settimane fa a Roma, nel quartiere di Ponte Milvio, proprio alla vigilia dell’arrivo di Grillo nella Capitale. Le immagini, diffuse sul web, hanno scatenato immediatamente una pioggia di speculazioni: l’ex deputato, che lasciò il Movimento tre anni fa per divergenze politiche, stava forse pianificando un clamoroso ritorno?
A smorzare gli entusiasmi è stato lo stesso Di Battista, che ha dichiarato senza mezzi termini: “Non mi interessano le questioni interne di un partito che ho lasciato tre anni fa per ragioni politiche”. Parole forti, che suonano come una doccia fredda per chi sperava in un suo rientro nel cuore pulsante del Movimento.
Tuttavia, la scelta di Grillo di tentare un avvicinamento a Dibba non appare casuale. Fonti interne sostengono che il fondatore del Movimento guardi al passato con nostalgia, rimpiangendo i tempi in cui al vertice c’erano figure come Di Maio e lo stesso Di Battista. In un momento di crescente tensione tra Grillo e l’attuale leadership guidata da Giuseppe Conte, il comico genovese potrebbe star cercando di ritrovare la compattezza e lo spirito movimentista delle origini, puntando proprio su volti storici e simbolici come quello di Di Battista.
Ma la frattura appare profonda. Se da un lato Grillo sembra determinato a non mettere in discussione il simbolo, i mandati elettivi e soprattutto il ruolo del Garante – su cui ha costruito la sua leadership carismatica – dall’altro, la dirigenza attuale del Movimento sembra avere visioni differenti, allontanando ogni possibilità di ricomposizione immediata.
In questo contesto, la figura di Di Battista si erge come un punto di attrito e di riflessione per il futuro del Movimento. Nonostante l’incontro con Nina Monti e i buoni rapporti con Virginia Raggi, anche lei vicina a Grillo, Dibba continua a restare lontano dalle dinamiche interne. “Ho incontrato Monti per gentilezza, ma ho chiarito la mia posizione”, ha ribadito l’ex deputato, spegnendo ogni illusione.
Mentre Grillo si prepara a rispondere con un possibile ricorso contro le mosse di Conte su simbolo, nome e ruolo del Garante, il futuro del Movimento 5 Stelle rimane avvolto nell’incertezza. Il tentativo di “reclutare” Di Battista potrebbe rappresentare un segnale di quanto profondo sia il desiderio di una svolta all’interno del Movimento, ma il rifiuto di quest’ultimo dimostra quanto difficile sia ritrovare l’unità in una realtà politica in continua evoluzione.
Nel frattempo, l’opinione pubblica osserva con curiosità il continuo braccio di ferro tra l’ex premier e il comico, consapevole che gli esiti di questa battaglia interna potrebbero influenzare non solo il futuro dei 5 Stelle, ma anche l’intero panorama politico italiano.