L’illuminazione LED ha interamente sostituito quella classica grazie ai suoi innumerevoli vantaggi. In primis, la versatilità degli attacchi ha reso possibile l’inserimento delle lampadine LED all’interno di qualsiasi dispositivo, ma la caratteristica più importante da tenere in cosiderazione è la possibilità di ridurre i consumi.
Le lampadine LED infatti garantiscono costi ridotti in bolletta,ed una durata più lunga rispetto alla versione classica. Si parla di ben 20 mila ore di luce, meno della metà di quelle precedenti. Nel momento in cui si acquista una lampada di questo tipo, bisogna prendere in considerazione le sue caratteristiche principali, ovvero la differenza di unità di misura (la luce LED viene espressa in lumen e non in watt), ma anche i diversi tipi di attacchi.
Esistono faretti, lampade a vite e addirittura dispositivi in cui è possibile scegliere il tipo di luce, più fredda o più calda in base alle proprie necessità o ai gusti personali. Il tutto viene indicato con sigle specifiche, e la temperatura dell’intensità luminosa verrà misurata in Kelvin.
In questo articolo andremo a scoprire tutto ciò che devi sapere sulle lampade a LED.
Lampade LED: tipi di attacco e luminosità
Le lampade LED hanno due tipologie di attacco principale, definite con E14, la più grande, ed E27, leggermente più piccola. La prima viene generalmente utilizzata per le lampade da terra e lampadari, che costituiscono le fonti di luce più diffuse.
Ad oggi però, il design degli arredamenti interni richiede un’illuminazione diffusa che non lasci al buio nemmeno un angolo dell’appartamento, motivo per cui anche le applique e le lampade da tavolo (che prediligono l’attacco E27) sono oggetto di grande interesse.
L’inserimento di lampadine LED facilita una maggiore illuminazione, seppur diffusa e graduata attraverso la scelta dell’intensità e della temperatura più indicata per la zona in cui la fonte di luce verrà posizionata. Infine, molto importante è anche l’attacco dei LED, generalmente incassati all’interno di strutture in cartongesso, sono spesso difficili da reperire se non si conoscono bene le misure e l’intensità necessaria.
Oltre all’attacco delle lampade LED, anche la luminosità gioca un ruolo chiave, soprattutto se si devono sostituire quelle più datate. Il cambio di unità di misura infatti non risulta particolarmente agevole. I produttori hanno posto rimedio a questa problematica attraverso delle indicazioni sempre più precise, che permettono anche di comprendere il risparmio derivato dall’utilizzo di questa nuova tecnologia.
Da prendere in considerazione, anche il fatto che il LED permette una scelta più ampia in termini di intensità nonostante il netto risparmio. Per le lampade da scrivania o le applique infatti, si può preferire un LED di dimensioni ridotte che non superi i 500 lumen, mentre la luce principale può avere anche 2000 lumen assicurando una luminosità intensa.
Quali sono gli elementi da analizzare in fase di scelta della lampada led?
In ragione dell’estetica della lampadina, bisogna verificare anche la temperatura della luce, e persino la forma che può assumere. Sotto questo punto di vista ci sono:
- Luci fredde: indicate per quegli spazi in cui si ha la necessità di vedere bene (come la cucina);
- Luci calde: più adatte agli ambienti in cui la luce soffusa può rilassare (come le camere da letto);
- La forma: l’interior design negli anni si è sbizzarrito per assicurare forme ed inclinazioni di luce impeccabili per ogni angolo, ecco perché le lampadine possono giocare un ruolo chiave persino nell’arredo, con strutture che rimangono allo stesso tempo resistenti ed alla moda. In tal senso, i tecnici del servizio fabbro attivo a Torino che trovi su questa pagina consigliano, per poter fissare le lampade LED in maniera sicura ed ottimale, senza venir meno all’estetica, l’utilizzo di sostegni in ferro o in alluminio, allo stesso tempo robusti ed eleganti.